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WORKS AND EVENTS

  Ho progettato questa mostra, partendo da una riflessione sull’eterno dilemma del tempo che passa inesorabilmente e che l’essere umano non può arrestare.

  La fotografia è una forma di arte basata sulla pura visione. Nell’immagine fotografica viene immortalato, ed in certo qual modo reso eterno, un istante che è appartenuto alla realtà, nel suo svolgersi in una sequenza temporale. L’immagine che viene catturata dalla fotocamera costituisce una testimonianza di un istante vissuto, così come è stato.

  Personalmente, ritengo che la realtà non sia unica, bensì duplice: una realtà oggettiva, che esiste al di fuori della percezione del soggetto che la osserva o la vive, ed una realtà soggettiva, che è il risultato dell’elaborazione combinata dei cinque sensi del soggetto che non si limita ad osservarla, in questo caso, bensì la interpreta.

  Le immagini che ho inserito all’interno di “Dimensioni Parallele” sono il risultato della mia interpretazione soggettiva della realtà immortalata dalla fotocamera e successivamente filtrata dalle mie percezioni sensoriali. Tali immagini rappresentano un punto di vista alternativo che desidero offrire a chiunque creda che una fotografia possa costituire un varco che si apre su un’altra dimensione: quella della libera interpretazione. E, soprattutto, desidero stimolare l'immaginazione di chiunque possa trarre da esse uno spunto per rivisitare a suo modo la stessa realtà, da me trasformata, creando la propria personale ed unica interpretazione.

  Il progetto prevede quattro sezioni:

  “RITRATTI” – In questa sezione ho inserito immagini che ritraggono soggetti animati, colti in atteggiamenti espressivi che richiamano stati d’animo o suscitano particolari emozioni nell’osservarle.

  “FOTOGRAMMI” – Ho inserito, sotto questo titolo, immagini di film, da me fotografate e rielaborate. Sono fotogrammi che hanno colpito la mia attenzione durante la visione, in quanto portatori di significato autonomo rispetto alla sequenza riproduttiva. Sono immagini che hanno vita propria e che si esprimono senza bisogno del supporto dell’audio filmico.

  “VISIONI” – Questa sezione è dedicata a soggetti eterogenei, inanimati, che, al vederli, hanno risvegliato in me il desiderio di fissarne l’immagine, come momento unico ed irripetibile di estasi contemplativa.

 “ISTANTI RUBATI” - Sono istanti di vita che raffigurano soggetti, ripresi da notevole distanza, senza che se ne siano avveduti, ed offerti alla libera interpretazione di chiunque desideri trasformarli ad opera della propria sfera emotiva, immaginando lo svolgersi della scena che li ha visti inconsapevoli protagonisti. Non conoscerò mai, probabilmente, i soggetti da me ritratti, ma desidero ringraziarli per avere stimolato la mia fantasia e, spero, quella di tutti coloro che li osserveranno attraverso queste immagini.

 

ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA "DIMENSIONI PARALLELE"

Inaugurazione esposizione:  31 luglio 2013 ore 19.30

Termine esposizione:  fine di settembre 2013

Luogo: "Camera a sud" via Valdonica 5 a Bologna

 ARTE FIERA 2014 

 

                                                                                                                 INVOLUCRI  

 

 

  Costituite da rigidi arti privi di vita, le bambole hanno da sempre ispirato la fantasia macabra di sceneggiatori e scrittori, diventando protagoniste di storie terrificanti, basate sull’ipotesi che tali corpi inanimati possano improvvisamente prendere vita e compiere azioni violente e distruttive contro i loro stessi creatori. Bambole e manichini, modellati dall’uomo a sua immagine, vengono, in un certo qual modo, investiti di un ruolo crudele, quasi a voler esorcizzare il senso di colpa dell’essere umano, capace di donare la vita ma al tempo stesso di toglierla.

  Personalmente ho sempre provato terrore al cospetto di bambole e pupazzi. Fin dalla prima infanzia, specialmente dopo il finire del giorno, temevo potessero animarsi ed aggredirmi. Come se la loro natura perversa trovasse libero sfogo lontano dalla luce, nelle tenebre notturne, sinonimo di morte.

  Con l’idea di questo progetto artistico, dall’emblematico titolo “Involucri”, ho pensato di riscattare l’immagine vituperata dei miseri corpi gelidi, dissacrati da una lunga tradizione letteraria e figurativa, offrendo di essi una versione più sentimentale. Per rendere più forte la contrapposizione tra il volto sensibile e quello demoniaco di bambole e manichini, ho affiancato, in uno studiato parallelismo, all’interno dello stesso progetto, entrambe le tipologie di immagini, senza fornire una dettagliata spiegazione di ciò che ognuna di esse rappresenta, per non privare ogni eventuale fruitore della propria libertà interpretativa. Nonostante il messaggio sia esplicito, chiunque potrà rivisitare l’immagine proposta alla luce del proprio soggettivo rapporto con il mondo misterioso degli involucri inanimati.

            

                                                                                                                        Laura Solimar per Art City

 

IL DEMONE (2013) -  “Il corpo di plastica che prende vita, posseduto da energie oscure e maligne”

 

 Presso  LABORATORIO DI RESTAURO FERLINI

              Via Sant'Isaia 58/a Bologna

 

Dal 22 al 27 gennaio 2014

 

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